Piero Lerda possedeva molteplici talenti e non solo artistici. Aggiornato sugli scenari culturali contemporanei e divulgatore di inediti orizzonti internazionali, prima come collaboratore della RAI_TV poi come direttore della Biblioteca dell’USIS (United States Information Service del consolato americano a Torino) ed infine come docente.
Era animato da un profondo sapere umanistico, da un’intelligenza creativa e da una sensibilità che lo poneva spesso in anticipo sui tempi circa la riflessione artistica e letteraria. Sapeva muoversi con leggerezza sul terreno dell’analisi sociale di cui padroneggiava codici e linguaggi espressivi che gli permettevano di leggere, con acume e perspicacia, la filigrana delle avanguardie artistiche europee e americane.
A cavallo degli anni sessanta, un quarto di secolo prima dell’affermarsi del “medialismo”, si interroga sul ruolo del “fruitore-spettatore” di fronte al nuovo teatro delle figurazioni tecnologiche dell’immagine. Da artista risponde con esiti pittorici che muovono subito l’interesse della critica d’arte più avvertita e competente.
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Giovanni Cordero
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durante il periodo della mostra verrà proiettato un videodocumento della personale di Piero Lerda - Dal caos al gioco. Opere dal 1948 al 2007 (Filatoio di Caraglio) – video realizzato da Willy Darko in collaborazione con Telegranda Cuneo
ingresso libero
mostra personale
arte contemporanea
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Il titolo “Pagine di diario” non è altro che il riportare, da storico dell’arte, quanto Lerda ha conservato in un appunto in cui pianifica la sua (unica) personale che viene realizzata nel maggio 1962 alla Galleria L’Immagine con quattordici opere esposte (tutti disegni tranne un olio su tela) e una cartella di diciotto disegni. In questo foglietto egli elenca i titoli delle opere che pensa di esporre e li fa precedere dal titolo “Pagine di diario”. Per cui si deduce che la personale era da lui concepita non come verifica di una produzione dell’ultimo anno, ma un primo compendio di quasi dieci anni di attività, intrapresa dopo gli anni di formazione a Caraglio presso Alicandri e dopo il soggiorno a Nizza. L’elenco delle opere, confrontato con quanto riportato sul cartoncino stampato per accompagnare la mostra e completato dal testo critico di Guasco, presenta alcune conferme e nell’operazione di scavo compiuta da chi scrive per realizzare il primo testo monografico sull’artista, alcuni di quei disegni della personale sono stati ritrovati e documentati nella retrospettiva “Piero Lerda. Dal caos al gioco. Opere dal 1948 al 2007” (presentata al Filatoio di Caraglio nella primavera 2009, a cura di I. Mulatero), come le opere “Pagina di diario” (1958), “Uomini in trappola” (1961) “Interno Flash” (1961) “Grande specchio” (1962).
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Ivana Mulatero
orari
lun 15.30 – 19.30
mar-giov 10.00 – 12.30 / 15.30 - 22.00
mer-ven 10.00 – 12.30 / 15.30 – 19.30
sab 16.00 – 19.30
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