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Dalla Necessità al gioco
 
29 Aprile 2010 / 15 Giugno 2010

Dalla Necessità al gioco
(1960-1980)


A cura di Willy Darko


 

 

 
Juliet Trieste
Via Madonna del mare, 6 – Trieste (Ts)
tel. 040.313425
info@julietart.net

 
Senza Titolo 1974

S'inaugura, giovedì 29 aprile 2010, alle ore 18.30, presso lo Spazio Juliet (via Madonna del Mare 6, a Trieste) una mostra retrospettiva dedicata al lavoro di Piero Lerda, un autore che emerge con forza da quella situazione che a partire dagli anni Cinquanta si ascrive alla corrente informale e più genericamente astratta.

Il progetto espositivo, dal titolo "Dalla necessità al gioco", presenta dieci opere, dal 1960 alla fine degli anni '70, determinanti nella formazione della poetica di Piero Lerda e momento cruciale per la produzione successiva. Il titolo della mostra sottolinea la convinzione dell'artista, più volte espressa nei suoi scritti sull'arte, che la cultura nasce dalla contrapposizione tra ciò che ha scopo e le necessità della vita.

Piero Lerda (Caraglio 29 aprile 1927 - Torino 14 novembre 2007), dopo il servizio militare come Ufficiale degli Alpini (un periodo della sua vita che ricordava con orgoglio e gioia), si stabilì a Torino. Collaborò alla RAI-TV con servizi culturali indipendenti, come il lavoro di redazione per la rubrica televisiva "Orizzonti", e sceneggiature di racconti per ragazzi nei programmi radiofonici.

Fu forse la frequentazione di quegli studi televisivi che ispirò una parte importante della sua produzione pittorica nel periodo degli "Schermi", esposta con successo presso la Galleria L'Immagine di Torino (diretta dal pittore Antonio Carena), nel 1962.
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  Dal 1957 al 1963 fu Direttore della Biblioteca dell'USIS di Torino, una funzione che gli consentì di far conoscere le avanguardie artistiche americane con cicli di conferenze, e con attività culturali nella bella sede di Piazza San Carlo.Dal 1963 Piero Lerda iniziò la sua professione di docente di Lingua e Letteratura francese negli istituti Superiori di Torino. Dal 1969 al 1974 fu membro per chiamata del gruppo di sperimentazione "Nuove tecniche didattiche nell'insegnamento della lingua francese", Università di Torino (Facoltà di Magistero).

La ricerca artistica e la produzione di opere pittoriche lo accompagnarono per tutta la vita, e la sua scomparsa lascia un patrimonio molto vasto di poesia e di bellezza.
Giovanni Cordero, amico e compagno di viaggio, nel far conoscere il lavoro dell'artista, scrive infatti che l'autore "percepisce che il fondamento della conoscenza è il gioco nel quale si compie la definizione della nostra esistenza anche se il funzionalismo della moderna civiltà tecnologica rende difficile affermare questa autonoma dignità". Gli aquiloni e le città/giostra definiti come "metafore della vita e della fragilità dell'esistere", sono temi che a partire dagli anni presi in esame in questa mostra, rimarranno una cifra costante della creatività di Lerda e della "giostra esistenziale" in cui configurerà la sua ricerca.

La mostra, curata da Willy Darko, chiuderà il 15 giugno; orario di visita: ogni martedì dalle 18 alle 20,30 oppure su appuntamento telefonando al numero 040-313425. Nella serata inaugurale il brindisi sarà offerto da Girardi Spumanti. Ulteriori info sul sito: www.pierolerda.it

 
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