| www.targatocn.it, Lunedì 20 aprile 2009 Caraglio: al Filatoio, storia di arte e di aquiloni  Piero Lerda era un costruttore di aquiloni. I bambini, nel vederli così grandi e   colorati, non potevano che essere felici. Ne costruì talmente tanti che il   poderoso catalogo della mostra allestita al Filatoio di Caraglio fatica oggi a   contenerli. E si pensi poi che meno di un quarto dei suoi progetti (veri e   propri bozzetti racchiusi in teche vetrate per proteggerli dalla polvere) è   confluito nei locali espositivi. 
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 |  | Giovanni  Cordero, Giovedì 2 aprile 2009 PIERO LERDA:
                      FRAMMENTI DI INFINITO  Personalità colta e rigorosa ma appartata. Un artista discreto e  schivo, fuori dai circuiti e dalla ribalta di un mercato confuso e frenetico.  Aggiornato testimone e protagonista di mezzo secolo di eventi artistico-culturali.:Nel  percorso artistico e intellettuale di Piero Lerda si coniugano concentrazione e  autorevolezza, rigore e ispirazione compositiva, fuoco interiore e nobile  saggezza. ...
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                | La Stampa (Nord Ovest), Venerdì 27 febbraio 2009 Caraglio. Domani apre  l’antologica“Dal caos al gioco”.  Ricordando Lerda l’arte diventa libertà
 A poco più di un anno dalla  scomparsa, un’ampia mostra antologica ricorda la figura e l’esperienza pittorica  di Piero Lerda, nato a Caraglio il 29 aprile 1927, morto il 14 novembre del  2007. E proprio nella sua città, negli ambìti spazi de “Il Filatoio”, si  inaugura domani alle 17 l’esposizione “Piero Lerda. Dal caos al gioco. Opere  dal 1948 al 2007”, curata da Ivana Mulatero . Organizzata dall’Associazione  Culturale Marcovaldo, presieduta da Fabrizio Pellegrino, in collaborazione con  La Regione ed il Comune di Caraglio, questa rassegna permette di ripercorrere  le fasi di una vicenda che appartiene alla cultura visiva piemontese e non  solo. Attraverso 120 opere, si snoda un discorso legato ad un’intensa resa del  soggetto, al dinamico fluire dei colori e alla musicale vibrazione del segno  che fissa la “metamorfosi di un aquilone”, o la sua interpretazione del “caos”:  “L’arte-ha detto- è un allenamento giornaliero alla libertà” E’ la libertà di  un affascinante universo di immagini che tendono a un vitale astrattismo, ad  una “scrittura” mai banale o ripetitiva, che si ricollega alla lezione di  Arshile Gorky e Mark Tobey, e a un rigore mentale che gli ha consentito di  dipingere i paesaggi pietrificati, l’ipotesi di un Paradiso Terrestre e le  città-giostra. “E queste città “diventano bastioni che mi rovesciano addosso  tutta la favolistica imparata a scuola. Forse perché, si legge nei pensieri  pubblicati dalle edizioni Ananke- ho amato Fedro e La Fontaine e Perrault e  Dudenau e Collodi e Walt Disney?” Giovanissimo, Lerda ha frequentato a Caraglio  lo studio del pittore abruzzese Vincenzo Alicandri, mentre nel 1953 si è laureato  in Lingue e Letterature Straniere con una tesi su Bernanos. Dopo il servizio di  leva come Ufficiale degli Alpini, si è trasferito a Torino dove ha collaborato  alla RAI-TV, diretto dal 1957 al 1963 la Biblioteca dell’USIS (United States  Information Service), e insegnato negli Istituti Superiori e alla Facoltà di  magistero. Nel 1962, infine, ha esposto alla Galleria “L’Immagine” diretta da  Antonio Carena. I suoi quadri sono il risultato di una ricerca tra realtà e  sogno, tra sottili cadenze visionarie e   una poetica rappresentazione che trova riferimenti negli scritti di Ezra  Pound.Piero Lerda. “Dal Caos al  Gioco. Opere dal 1948 al 2007”, Il Filatoio, Via Matteotti 40, Caraglio.  Orario: sabato 14,30-19; domenica 10.19. Tel. 0171 618260, sino al 26 aprile.
 (A. Mis). (Angelo  Mistrangelo)
 |  | La Stampa, Sabato 28 febbraio 2009 “Piero Lerda dal caos al gioco” “Fare cose d’arte è un modo  per conoscere questo granello d’universo nel quale ci è dato di vivere”, ha  scritto nei suoi appunti Piero Lerda. Il pittore nato a Caraglio nel 1927, e  morto nel 2007, a cui oggi Il Centro Sperimentale per le Arti Contemporanee  dell’Associazione Culturale Marcovaldo dedica una retrospettiva. Centoventi  opere, dal 1948 al 2007, raccontano il suo appassionato percorso artistico  nella Sala delle Colonne del Filatoio di Caraglio che ospita la mostra “dal  Caos al Gioco” allestita da Ivana Mulatero- “ E’ grazie a lei che si fa questa  rassegna- sottolinea Valeria Gennaro Lerda, vedova dell’artista- ha studiato  con precisione l’opera di mio marito e l’ha catalogata, ricostruendo il suo  percorso intellettuale, ha aperto cassetti in cui io, in 48 anni di affiatata  vita di coppia, non avevo mai messo le mani”. Valeria Gennaro Lerda è stata  fino all’anno scorso docente di Storia del Nord America all’Università di  Genova; suo cognato Francesco ha insegnato al’Ateneo di Torino. Anche il  pittore si è dedicato agli studenti, e così la passione per l’arte è rimasta un  momento privato, con rare mostre.  “non  aveva tempo per organizzarle, l’insegnamento lo assorbiva molto, ma il suo  interesse per l’arte dominava tutti gli altri- riprende Valeria Lerda. Quando  divenne Direttore della Biblioteca USIS, fece conoscere le avanguardie  americane che durante la guerra e per ragioni di regime, da noi erano state  ignorate. Aggiunge Francesco Lerda, che è ritornato a vivere a Caraglio: “Mio  fratello ed io avevamo una famiglia molto unita: mia madre ha sempre sostenuto  i nostri studi. Condividevo con lui l’idea che la creatività fosse un elemento  non solo formale,ma sostanziale. Piero l’ha sviluppata in senso pittorico, io sotto  l’aspetto scientifico”.V.P (Vanna Pestore)“ Mio marito di quattro anni  più giovane di Francesco, non amava i numeri. Diceva che lui se li era presi  tutti, ma, in  cambio, gli aveva  lasciato i colori”, conclude la signora Valeria che oggi, alle 17, taglierà il  nastro con il Presidente del Marcovaldo, Fabrizio Pellegrino. La mostra  sostenuta dalla Fondazione Crc, Banca di Caraglio, del Cuneese e della Riviera  dei Fiori, e dall’assessorato alla Cultura del Comune, con il patrocinio del  Consolato Generale USA, è allestita fino al 26 aprile. Visite al sabato  (14,30-19) e alla domenica ( 10-19). Ingresso 7 euro. Ridotto 4 euro.
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