| www.targatocn.it, Lunedì 18 Maggio 2009Caraglio: ritagli di aquilone proseguono l'opera di Lerdai
 
 Un'idea straordinaria, quella di Valeria Gennaro. Un bel gesto nel nome della   continuità del lavoro artistico del marito. Quel Piero Lerda che la sede   espositiva del Filatoio di Caraglio ha omaggiato recentemente con una mostra   commemorativa (intitolata Dal Caos al Gioco).
  E grazie   anche alla guida offerta ancora una volta da Raffaella Degioanni   dell'Associazione Culturale Marcovaldo (che già in occasione della mostra   'Confini' a fine 2003 - inizio 2004 si adoperò per promuovere la creatività dei   giovanissimi) ecco che all'interno della Sala delle Colonne del Filatoio, nei   momenti finali della mostra prima citata, conclusasi il dieci maggio scorso, la   generosa mano della signora Valeria ha portato abbondanti ritagli a suo tempo   raccolti da Piero in preparazione di suoi nuovi quadri. |  | Carta, nulla più; ma   capace di generare aquiloni. Tale materia prima che sembrava destinata   all'immortalità fine a se stessa, ad una testimonianza dell'amore per l'artista   mai domo e perennemente alla ricerca dell'opera da fare, è stata messa a   disposizione dei bambini. Bambini caragliesi; della scuola elementare, classe   seconda. Il resto è colore, fantasia, gioco. Nulla, meglio delle foto che   corredano questo articolo, può rendere meglio l'idea del risultato. Se non,   chiaramente, la testimonianza che la signora Valeria ha voluto rilasciare:
 
 "Quello dei bambini è il saluto più dolce alla mostra di Piero Lerda   perché offre un messaggio prezioso: la continuità del dialogo tra le   generazioni." Non è certo consueto, questo modo di fare 'laboratorio'   artistico. Se poi ad esserne protagonisti sono le giovani leve nel pieno del   loro entusiasmo e della loro ricerca del Gioco con la 'G' maiuscola, allora vi è   concreta possibilità che la cosa possa portare (e qui prosegue il richiamo alle   note a margine fatteci pervenire in redazione dalla signora Valeria) a quella   serietà di un lavoro che, unito appunto al gioco, affascina. Provaci ancora,   Filatoio!
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